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Stefano says  (M.Nocito)

Ha cominciato a suonare il pianoforte all'età di 7 anni. Consegue il diploma al Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari nel 1988 in Organo e Composizione organistica sotto la guida della prof. Mariateresa Nano. Contemporaneamente ai suoi studi classici s'interessa ad altri generi musicali, e nei primi anni del 1980 inizia a suonare in varie formazioni che vanno dal trio all' orchestra Jazz in Sardegna (dir. da G. Libano), e comincia a collaborare stabilmente con alcune cantanti di Jazz quali: Viviana Gimènez, Marilyn Volpe e MariaJosè Trullu. Partecipa ai seminari estivi di Siena Jazz (1987) dove studia con il maestro Franco D'Andrea e frequenta i laboratori musicali curati da Paolo Fresu ed Enrico Rava; nel 1992 i seminari estivi della Berklee School tenuti a Perugia sotto la guida del maestro Ray Santisi (maestro di Keith Jarrett). Dopo questa esperienza comincia a suonare in rassegne e festival di Jazz nazionali ed internazionali quali: Torino, Genova, Milano, Guimaràes (Portogallo), distinguendosi nel 1987 a Bussi sul Tirino (Pescara) con Paolo Fresu e a Cagliari con Steve Groosman. Per queste partecipazioni viene votato dal critico musicale Franco Fayenz come miglior nuovo talento emergente italiano nella classifica Top Jazz (Musica Jazz)Dal 1996 collabora stabilmente con l'orchestra di 
 

Augusto Martelli come tastierista arrangiatore e partecipa a diverse trasmissioni televisive (Ballo amore e fantasia, Strada facendo, Tacchi a spillo ecc.) e altre importanti manifestazionicome il Ballamondo (organizzato da Raul Casadei), dove collabora con artisti di fama internazionale quali Henghel Gualdi, Gloria Gaynor, Gipsy King. Nello stesso anno ha partecipato a un'intensa tournèe in tutta l'Italia con il gruppo gospel Friendly Travelers di New Orleans. Suona stabilmente in duo con Daniele Di Gregorio (vibrafono e pianoforte), e con questa formazione particolare (che occasionalmente diventa trio assieme al percussionista Luis Agudo) ha un'intensa attività concertistica all'estero (Svizzera e Germania). Collabora stabilmente anche con Gipo Farassino con il quale ha un'intensa attività in Italia e all'estero (tourneè in Argentina e Brasile nel giugno 2001). Nel 1999 inizia a collaborare con il cantautore Claudio Rossi e registra Il lago nel pagliaio, e in questo lavoro particolare suona con artisti come Agostino Marangolo, Antonello Salis, Giorgio Conte, con la partecipazione straordinaria di Bruno Gambarotta come voce recitante. Dall'ottobre del 2002 è impegnato con il nuovo progetto di Jazz Polaris Trio fondato insieme a Stefano Profeta (contrabasso) e Luciano Alì (batteria), con i quali ha registrato (dal vivo) Un sentiero nel mare, lavoro che contiene composizioni originali (sue e di Profeta) più una rivisitazione di Bye-Ya (Monk).

​​AutodidattaIniziato al jazz all’eta’ di 17 anni, collabora con molti musicisti straordinari, italiani ed internazionali, con cui dalla metà degli anni ottanta, per circa un ventennio, partecipa a diversi festival in Italia e all’estero. Con il trio di Piero Bassini nel 1996 partecipa al Festival Internazionale del Jazz Città di Milano al Teatro Ciak e nel 2000, con il trio di Gaetano Liguori, all'Iseo Jazz Festival. Nel 2002 comincia a comporre per quartetto d’archi, con la collaborazione del Quartetto Barueco di Firenze, che le eseguirà in varie manifestazioni e festivals (Jazz & Co Firenze 2001, 2002, 2003, Punta su Pavia 2001, Chimichemozioni Pavia 2004). Insieme a Maurizio Carugno, Niccolo’ Cattaneo e Massimo Pintòri dà vita al Maurizio Carugno 4tet. Nel 2003, da un’idea di Claudio Perelli e Andres Villani, partecipa al progetto Pavia Jazz Orchestra, con il quale, a partire dal 2004, effettua un tour internazionale (India, Marocco, Argentina, Uruguay, Croazia) proponendo un repertorio di musica italiana in chiave jazzistica, presso le ambasciate italiane.


 

Nel 2004 presenta il Vision String Project, ottetto dal repertorio comprendente le composizioni per quartetto d'archi riarrangiate per questa formazione, con la collaborazione del Quartetto Barueco di Firenze e di Daniele Di Gregorio al vibrafono e agli arrangiamenti. Dal 2005 la formazione si trasforma in quintetto d’archi, diventando Vision Quintet, e il repertorio si arricchisce di composizioni originali ed arrangiamenti in omaggio a grandi figure del jazz (Art Ensemble Of Chicago, Michel Portal, Bill Evans), con il quale partecipa nel 2006 alla prima notte bianca pavese, nell’ambito della I^ edizione del Festival dei Saperi. Nel 2007, insieme a Kelvin Sholar, Maurizio Carugno e Massimo Manzi partecipa al progetto Sholar System, che prevede l’esecuzione della Saga della Primavera e dell’Uccello di Fuoco di Igor Stravinskij riarrangiate mirabilmente da Kelvin in chiave jazzistica. Sempre nel 2007,  partecipa al progetto Trialogo Festival del compositore israeliano Yuval Avital, con Wisam Gibran, Anna Troisi e Federico Puppi. Nel 2010 partecipa alla prima assoluta dell’opera multimediale Samaritans di Yuval Avital, nell’ambito del MI-TO Festival presso il Teatro Nuovo di Milano, e nel 2011 partecipa al progetto OrkestrAmit–Transplanetarium 2011 con il percussionista e compositore ticinese Ivano Torre, col quale collabora anche in duo, ed in trio nel progetto Disse di Tre. Alla fine del 2011, con la cantante Alice Lenaz fonda Alice & The Lazy Jellyfish, gruppo acustico specializzato nell’interpretazione in chiave bluesy di alcuni dei più struggenti standards jazz e blues. In ambito classico collabora saltuariamente, dal 2005, con l’Arìon Choir & Consort del Collegio Ghislieri di Pavia, diretto da Giulio Prandi.

Batterista di stampo jazzistico, ha militato con diverse formazioni in rassegne, festivals, concerti teatrali, con artisti di grande rilievo. Nando de Luca, Rudy Migliardi, Emilio Soana, Riccardo Fioravanti, Luciano Milanese, Marco Brioschi, Alberto Mandarini, sono solo alcuni dei personaggi con cui egli ha collaborato. Nel suo trascorso musicale, inoltre, sono da menzionare presenze con artisti di diversa estrazione, infatti non solo nel jazz si trovano le sue collaborazioni; ad esempio con Franco Mussida (P.F.M.) e Stefano Cerri, prende parte ad un tour italiano che lo porta nei teatri delle maggiori città. Con Adì Souza (cantante brasiliana, corista di Toquino), esegue una serie di concerti di musica latino americana, genere d’ altronde a lui molto congeniale, tanto da spingerlo alla realizzazione di un gruppo che si chiama Progetto Bossa. Nella Big Band della città di Pavia e in quella della città di Vercelli diretta dal M° Gianni Dosio, trova un collocamento ideale grazie all’ energia ritmica a lui riconosciuta. Negli anni novanta fonda insieme al pianista Eros Cristiani, il gruppo di musica fusion  METEO, vera rivelazione del  momento musicale di quegli anni.
 

Il lavoro in studio di registrazione lo vede impegnato con artisti di musica POP come Fausto Leali, Alessandro Mara, Tony Dallara, Luisa Corna, Kelly Joice,  un'esperienza molto significativa per il contatto conun mood musicale agli antipodi del jazz. Il M° Bruno Santori lo vuole con se per l’ esecuzione in Orchestra in qualità di percussionista sinfonico, nella rappresentazione di opere classiche. Insieme a Mario Zara e Giacomo Lampugnani, dà origine all’ Open Jazz Trio. Inoltre ha suonato con: Max Minardi, Wally Allifranchini, Gianni Satta, Gianni Bedori, Tamboo, Fabio Casali, Alberto Malnati, Tullio Ricci, Stefano Profeta, Alex Carreri, Mariano Nocito, Erminio Cella, Gianni Azzali, Alan Farrington.

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